Nell’ambito dei programmi a favore dei giovani il Consiglio centrale del Rotary International lanciò nel 1962 l’Interact (acronimo che deriva dalla unione dei termini inter-internazionale e act-azione). L’obiettivo fu quello di fornire agli adolescenti delle scuole secondarie l’opportunità di lavorare insieme in un clima di cameratismo internazionale, basato sul servizio al prossimo e sulla comprensione reciproca.

Sull’onda del successo conseguito con lo sviluppo del programma Interact, sei anni dopo, nel 1968, il Consiglio Centrale decise di lanciare il Rotaract. La nuova organizzazione fu pensata allo scopo di promuovere il senso civico e la capacità di leadrship presso i giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni. I Rotaract Club si basano sull’idea di fondo che ciascun essere umano è responsabile della propria riuscita e dello sviluppo della collettività.

Foto di gruppo con Paolo Pavesi il giorno del suo insediamento alla Presidenza del Rotaract Club Cremona per l’anno 2019/20

A Cremona, dopo quasi dieci anni di esperienza di Interact, in data 11 novembre 1977 nacque ufficialmente il Rotaract Club Cremona (acronimo che deriva dall’unione dei termini Rotary e act-azione). Il nuovo Club fu presentato dal Presidente del Rotary Club Cremona Edo Piacenza e dal Presidente della Commissione Giovani Bruno Solzi, “l’angelo custode”, come venne da subito soprannominato per la sua costante presenza e generosa disponibilità.

Dai diciotto fondatori di allora a quelli di oggi, troppi sarebbero i nomi da citare, unico invece il ‘filo conduttore’, ben riassunto – in una continuità significativa – dalle parole pronunciate nel 1968 al Congresso di Ancona da Giorgio Bompani, Presidente del Rotaract Club di Firenze (il primo Club nato nel nostro Paese): “la nostra posizione (sociale, economica, culturale) è indubbiamente di vantaggio su altri giovani meno dotati e fortunati; è questa una realtà che non possiamo non riconoscere. Ma il Rotary può insegnare ai giovani a considerare questa loro posizione di vantaggio non come un privilegio, ma come una responsabilità. (…) Il Rotary può far leva sull’idealismo, sull’entusiasmo e sull’attivismo dei giovani per poter migliorare il lato migliore di ciascuno. Perché in fondo è di questo che i giovani sentono la necessità – e questo il Rotary può dare loro – dell’occasione per poter esprimere al meglio se stessi”.

E’ partendo da tali presupposti che gli obiettivi rotaractiani si sono concretizzati a Cremona in molteplici iniziative nei campi più disparati: dall’arte allo sport, dal sociale al conviviale. Senza mai perdere di vista, da un lato lo stretto rapporto con il Rotary e, dall’altro, la costante attenzione ai bisogni della società, in uno spirito di amicizia e di collaborazione che è insieme strumento di “servizio” e occasione di miglioramento personale.

A sua volta l’Interact Club Cremona si è ricostituito in data 27 maggio 2016 su promozione dei Rotary Club cittadini (Cremona, Cremona Po e Monteverdi) e con il valido coordinamento del socio Domenico Maschi.

Il taglio della torta in occasione della ricostituzione dell’Interact Club Cremona